Come tutti sanno, sono state nominate le commissioni di
valutazione del concorso di abilitazione scientifica nazionale per le tre aree
concorsuali che riguardano la sociologia. Il criterio di nomina, consistente in
un’estrazione a sorte, è totalmente nuovo per il sistema concorsuale italiano.
Merita quindi una riflessione sui risultati che ne sono scaturiti. In
particolare un aspetto mi interessa discutere: il nuovo sistema ha funzionato
veramente come strumento per sparigliare le carte rispetto agli equilibri
spartitori tra le componenti cui eravamo abituati? E se è così, quali nuovi
scenari si stanno aprendo?
Non ho la pretesa di avanzare un’interpretazione, ma per
cominciare vorrei mettere sul tavolo alcune considerazioni analitiche.
Nella tabella che segue riporto i nomi dei commissari e la
loro appartenenza di componente. Naturalmente si tratta di un esercizio
delicato, perché l’appartenenza non è un dato sancito formalmente. Solo nel
caso di AIStre è stata recentemente creata una lista degli aderenti, benché non
mi risulta sia al momento pubblicamente accessibile. Inoltre, se l’appartenenza
è stata alla base della carriera di quasi tutti negli ultimi due decenni, ci
sono però livelli di coinvolgimento molto diversi e traiettorie di cui tener
conto.
È quindi importante che i diretti interessati, se non si
riconoscono in queste attribuzioni, lo comunichino tempestivamente per poter
fare le opportune modifiche.